Un pezzo di Nepal nel cuore, e anche in vetrina
Chi di noi ha viaggiato in India o in Nepal spesso ha incontrato questa strana figura chiamata Ganesh o Ganesha. E’ una divinità protettrice, di buon auspicio. La leggenda narra che sia figlio di Parvati e Shiva, quest’ultimo allontanatosi per lungo tempo non riconosce il figlio quando al rientro lo incontra nel bagno della consorte. Shiva che non è tanto biondo colto dalla gelosia gli taglia la testa (Shiva keep calm). Parvati come tutte le mamme a cui decapitano il figlio senza chiederle il permesso s’incazza parecchio e manda Shiva e cercare una testa di ricambio. Per Ganesh ci sono state giornate migliori visto che il primo essere che Shiva incontra è proprio l’elefante. In verità per gli indù l’elefante è un animale sacro. Le sue grandi orecchie simboleggiano la saggezza attraverso l’ascolto. È simbolo della capacità di superare le difficoltà e ogni dualismo attraverso l’uso dell’intelletto. La sua testa e il tronco infatti sono a forma di Om, il suono della creazione. L’elefante inoltre è un animale che possiede calma e gentilezza anche se è dotato di una forza immensa. Spesso è rappresentato insieme ad un topo che invece è simbolo dell’ego e dell’avidità che Ganesh domina cavalcandolo. Stay Ganesh!
